Sono cresciuta a Mantova, una piccola città nel nord Italia, circondata da abbracci, buon caffè, tanta pasta e amici meravigliosi.  

Mi sono innamorata della fotografia a sette anni. Anche se allora non ne comprendevo ancora il potere narrativo, sapevo che volevo usarla per qualcosa di importante. A nove anni, diventando scout, ho fatto una promessa di servizio agli altri, e la mia macchina fotografica è diventata il modo per mantenerla.  

Con il tempo, impegnandomi in progetti comunitari, la mia passione per la fotografia come strumento per supportare le ONG e raccontare realtà diverse nel mondo è cresciuta sempre di più.  

A 17 anni ho lasciato l’Italia e mi sono trasferita negli Stati Uniti da sola per studiare inglese e iscrivermi all’università, imparando anche lo spagnolo lungo il percorso. Ho studiato e lavorato accanto a fotografi e artisti straordinari, acquisendo esperienza come fotografa, artista, videografa, docente e curatrice d’arte.  

A 18 anni avevo già avviato la mia attività di fotografia a tempo pieno, lavorando su tutto, dai ritratti intimi ai grandi progetti commerciali.  

Ho conseguito una laurea in Fotografia e Arte alla USU, con una specializzazione in Economia, e una certificazione in Cinematografia presso la UCLA. Nel corso degli anni ho padroneggiato la fotografia analogica di grande formato, il 35mm, la fotografia digitale, il ritocco, la grafica, la creazione di libri e i processi fotografici storici come il collodio umido e le cianotipie.  

Ma la fotografia non è solo un lavoro—è la mia ossessione.  

Quando non fotografo per i clienti, mi dedico a progetti su tematiche cruciali, dai diritti umani al cambiamento climatico. La mia tesi premiata, Credimi, Chiamami, Vedimi, un progetto documentario sulle identità trans, è stata esposta in più di sei paesi. Ho vinto borse di studio per documentare il lavoro delle ONG in Brasile e a Malta, co-creato uno spettacolo teatrale che fonde teatro e tecniche fotografiche storiche e partecipato a ricerche sul clima a Bear Lake, nello Utah.  

Alla USU sono stata riconosciuta come Talent of the Year, la prima non scienziata a vincere un Peak Fellowship, e ho persino insegnato un corso di fotografia.  

Dopo anni di esperienze in giro per il mondo, sono tornata in Italia, portando con me la mia visione artistica e il mio bagaglio internazionale in ogni progetto che realizzo.